CULTURA E SPETTACOLO
'Progetto Egnazia: dallo scavo alla valorizzazione'
Oggi, lunedì 4 settembre, prende il via la 23° campagna di scavo archeologica ad Egnazia dell'aUniversità di Bari in accordo con il Parco e Museo di Egnazia e il Ministero della Cultura
Fasano - Da questa mattina, lunedì 4 settembre, e sino al 13 ottobre si svolgerà la nuova campagna archeologica ad Egnazia, la 23a del "Progetto Egnazia: dallo scavo alla valorizzazione", organizzato dal Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell'Università di Bari, d'intesa con il Parco archeologico e il Museo di Egnazia, diretto da Fabio Galeandro, su concessione del Ministero della Cultura.
L'attività riceve il patrocinio del Comune di Fasano che anche quest'anno assicura il vitto dell'équipe di scavo, diretta dal prof. Gianluca Mastrocinque dell'Università di Bari.
Al cantiere parteciperanno trenta studenti dell'Università di Bari per ognuno dei due turni di tre settimane, a partire dagli allievi delle lauree triennali che ad Egnazia possono muovere i primi passi nell'archeologia sul campo, insieme a studenti più esperti delle lauree magistrali, specializzandi e dottorandi di ricerca.
Il gruppo di lavoro sarà, come al solito, eterogeneo perché agli universitari si uniranno a turno cinque gruppi di liceali, provenienti da scuole pugliesi e no, per uno stage che vuole sperimentare una maniera diversa di studiare la storia, mettendo letteralmente le mani sulle testimonianze del passato e sviluppando una sensibilità nuova verso il patrimonio culturale. Tra queste, come è ormai tradizione, una classe della sezione classico del Liceo Da Vinci di Fasano, anch'essa patrocinata dal Comune.
Allo scavo quest'anno si affiancherà un cantiere di restauro che permetterà di salvaguardare strutture particolarmente delicate evidenziate lo scorso anno. Il restauro rientra nel tirocinio formativo di due laureande del corso dell'Università di Bari in Conservazione e restauro dei beni culturali, sotto la guida della loro docente Maria Luisa De Toma. La collaborazione sarà per gli studenti l'occasione di allenarsi già dall'Università a stabilire un dialogo tra archeologia e restauro, collaborazione indispensabile per la ricerca archeologica.
Tre i laboratori che perfezioneranno le competenze degli aspiranti archeologi, per lo studio del territorio con sistema informativo territoriale GIS, per lo studio dei materiali provenienti dallo scavo, soprattutto della ceramica e per le ricostruzioni virtuali, che si stanno realizzando, a completamento di quelle già presenti, per un progetto di miglioramento della fruizione condotto dal Parco archeologico e dalla Direzione Regionale Musei Puglia. Come negli anni ci ha abituato questa équipe, i giovani non saranno coinvolti solo nello studio sul campo, ma anche nella divulgazione delle nuove scoperte.
D'intesa con il Parco archeologico, infatti, sia il cantiere di scavo sia il cantiere di restauro si apriranno ai visitatori che vorranno conoscere le novità in tempo reale e alle scuole interessate ad approcciarsi alla storia nel momento in cui si cerca di ricostruirla.
di Marica Mastrangelo
04/09/2023 alle 08:37:12
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